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Immagine del redattoreGeom. Daniele Polimeni

Bonus mobili ed elettrodomestici: ecco la guida aggiornata a gennaio


Prorogato al 2024 il bonus mobili: quando e come ottenere la detrazione, per quali interventi e per quali acquisti, come pagare


Fonte: BibLus-net


L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida sul “Bonus mobili ed elettrodomestici”, la detrazione spettante per le spese in caso di acquisto di arredi da parte di chi realizza interventi di recupero del patrimonio edilizio.

L’aggiornamento si è reso necessario a seguito della proroga prevista dalla legge di Bilancio 2022: l’articolo 1, comma 37 della legge n. 234/2021 dispone, infatti, la proroga dell’agevolazione per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per gli acquisti di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Per l’acquisto di alcuni elettrodomestici, per esempio i piani cottura, occorre dare comunicazione all’Enea.

La guida AE

La guida aggiornata delle Entrate spiega come funziona la detrazione, anche alla luce dei recenti aggiornamenti normativi. In particolare, fornisce utili chiarimenti su:

  • quando si può avere,

  • per quali acquisti,

  • l’importo detraibile,

  • i pagamenti,

  • i documenti da conservare,

  • i quesiti più frequenti.

Quando si può avere

Per avere l’agevolazione è indispensabile:

  • la realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali;

  • l’inizio dell’intervento a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

Nella guida viene chiarito che la detrazione spetta anche quando:

  • i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio

oppure

  • i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Inoltre, si ha diritto alla detrazione anche nel caso in cui il contribuente ha scelto di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.


Interventi da realizzare

Gli interventi necessari per la detrazione sono:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Nella guida viene, inoltre, precisato che ai sensi della circolare n. 30/2020, il bonus mobili spetta anche ai contribuenti che usufruiscono del:

  • sismabonus per le spese sostenute dal 1° luglio 2020, per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico;

  • Superbonus per le spese sostenute dal 1° luglio 2020, di cui al comma 4 dell’articolo 119 del decreto legge n. 34/2020.

Gli interventi esclusi, invece, dal bonus mobili ed elettrodomestici sono i seguenti:

  • quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;

  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

Acquisti agevolabili

La detrazione spetta per l’acquisto di:

  • mobili nuovi,

  • elettrodomestici nuovi.

Importo detraibile

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione sarà del:

  • 50% per l’anno 2022 su un importo massimo di 10.000 euro;

  • 50% per gli anni 2023 e 2024 su un massimo di 5.000 euro;

e va ripartita tra tutti gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.

La guida precisa che se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.

Per esempio, se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2021 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 8.000 euro, per i quali si richiederà la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti che si effettueranno nel 2022 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (10.000-8.000). Non spetterà alcuna detrazione per gli acquisti del 2022, invece, se nel 2021 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 10.000 euro.


Termini

In merito ai termini da rispettare, si ha che per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori preceda quella in cui si acquistano i beni: l’intervento di recupero del patrimonio edilizio deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Non è, invece, vincolante che le spese per la ristrutturazione vengano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Inoltre, entro fine dicembre 2024 devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione.


I pagamenti

In merito alla modalità di pagamento, il Fisco ribadisce che per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.


Documenti da conservare

Infine, l’elenco dei documenti da conservare:

  • ricevuta del bonifico;

  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);

  • documentazione di addebito sul conto corrente;

  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Quesiti più frequenti

Chiude la guida una serie di quesiti più frequenti posti dai contribuenti a cui l’Agenzia delle Entrate ha risposto, quali:

  • Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?

  • Ho diritto alla detrazione se acquisto dei mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito?

  • Ho sostituito la caldaia, posso usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di mobili?

  • Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?

  • Sui pagamenti di mobili ed elettrodomestici effettuati con bonifico bancario o postale è sempre prevista l’applicazione della ritenuta?

  • Ho acquistato un box pertinenziale per il quale ho diritto alla detrazione Irpef del 50%. Posso richiedere anche il bonus mobili?

  • Se per un acquisto effettuato con carta di credito è stato rilasciato uno scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente, può quest’ultimo usufruire lo stesso del bonus mobili?

  • È previsto un limite di tempo dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici?

  • Se con gli interventi di ristrutturazione edilizia si suddivide la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti, è possibile considerare per l’anno 2022 come limite di spesa massima l’importo di 20.000 euro (10.000 per appartamento)?


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