In arrivo la riforma del testo unico dell’edilizia
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In arrivo la riforma del testo unico dell’edilizia


A breve sarà pronto il nuovo testo unico dell’edilizia: fascicolo del fabbricato, riduzione dei titoli abilitativi, rigenerazione edilizia, addio all’autorizzazione sismica preventiva.


Fonte: BibLus-net


A seguito di un’interrogazione alla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII) della Camera, del 10 giugno, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) ha fatto il punto della situazione sulla riforma del testo unico dell’edilizia.

L’interrogazione parlamentare n. 5-04100 è stata presentata dal deputato Chiara Braga (PD), mentre la risposta è giunta per voce del sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, Salvatore Margiotta.


La riforma del testo unico

L’interrogazione riguarda la richiesta di aggiornamenti in merito allo stato di avanzamento delle modifiche al testo unico dell’edilizia, con particolare riguardo alle misure di semplificazione per la riqualificazione dei centri urbani.

Il sottosegretario ha spiegato che il tavolo tecnico appositamente istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici prosegue nei lavori di stesura della riforma del testo unico dell’edilizia.

È stata infatti già predisposta una bozza dell’intero provvedimento, costituito da oltre 130 articoli (il testo in vigore ne ha 138), distribuiti in 4 Titoli:

  1. contenuti e disposizioni generali;

  2. disciplina dell’attività edilizia;

  3. resistenza e stabilità delle costruzioni;

  4. sostenibilità delle costruzioni.

Sono in corso approfondimenti su alcuni temi particolarmente rilevanti, che mirano sostanzialmente a riorganizzare il complesso corpus normativo del settore delle costruzioni, per favorire in modo concreto:

  • la ripresa delle attività;

  • la rigenerazione urbana;

  • lo snellimento delle procedure.

Con la riforma del testo unico dell’edilizia si vogliono quindi perfezionare le disposizioni finalizzate a:

  • ridurre il numero dei titoli abilitativi;

  • favorire i processi di demolizione e ricostruzione;

  • eliminare la procedura dell’autorizzazione sismica preventiva;

  • disciplinare in modo più chiaro le procedure per la realizzazione delle opere di interesse statale;

  • istituire il fascicolo del fabbricato nel contesto di un sistema integrato del territorio che l’Agenzia del Catasto sta mettendo a punto;

  • istituire il concetto di classe di rischio di una costruzione, in particolare quella sismica, con l’intento di incrementare la conoscenza del patrimonio edilizio, anche al fine della riduzione del rischio sismico;

  • favorire la sostenibilità delle costruzioni attraverso, ad esempio, l’impiego di materiali eco-sostenibili o di riciclo e la demolizione selettiva;

  • istituire la certificazione di sostenibilità degli immobili.

Il tavolo tecnico per la riforma del testo unico dell’edilizia prevede di ultimare i lavori entro il prossimo mese di luglio.

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